Per lassità si intende la progressiva perdita di tono dei tessuti superficiali. Non è una patologia, ma un’alterazione fisiologica che si manifesta appunto come una perdita di tono, elasticità e compattezza dei tessuti, oltre ad un processo di scollamento tra la parte muscolare e quella cutanea.
È un inestetismo che colpisce mediamente donne e uomini over 40 ed interessa soprattutto braccia, addome e parte superiore del ginocchio.
Al di là dell’età e dell’influenza del fattore genetico, è anche il portato di naturali fasi e cambiamenti della vita:
- dimagrimenti o aumenti improvvisi di peso
- gravidanze
- trasformazioni nel periodo dello sviluppo
e altri fattori predisponenti:
fumo, esposizione cronica al sole (photoaging), terapie cortisoniche prolungate, dieta scorretta (come una cattiva alimentazione e il consumo eccessivo di alcol e zuccheri semplici), stress cronico.
Prevenzione
Dobbiamo innanzi tutto pensare che alla base del benessere e anche della condizione di forma fisica c’è uno stile di vita sano, dato da alimentazione, regole di igiene, idratazione corporea, attività sportiva.
Azioni di contrasto
È anche vero che, nonostante uno stile di vita attento e corretto, l’età o il fattore genetico portano comunque a un rilassamento dei tessuti e a quelli che per molte persone sono fastidiosi inestetismi.
Ecco allora che la Medicina Estetica provvede a contrastare la lassità cutanea con varie metodiche e strumenti che permettono di rigenerare e stimolare la pelle affinché si ricompatti.
Io consiglio sempre percorsi personalizzati fatti su misura del paziente quindi tecniche e soluzioni che tengano specificamente conto delle condizioni e delle necessità di ciascuno. Percorsi significa che può essere adottato un trattamento oppure una combinazione di trattamenti. Comunque vediamo quali sono in generale i possibili ed efficaci approcci alle lassità cutanee con l’utilizzo di tecnologie o con azioni di tipo iniettivo:
Carbossiterapia ad alti flussi, ovvero il trattamento che consiste nell’iniettare attraverso aghi molto sottili l’anidride carbonica (CO2) nei tessuti dell’area trattata. Questo porta ad un miglioramento funzionale del microcircolo e dell’ossigenazione dei tessuti periferici, diminuisce l’infiammazione ed aumenta il drenaggio linfatico, con ciò determinando un miglioramento della qualità, del tono e della compattezza della pelle. Esercita anche, appunto, un effetto ri-densificante e riducente.
Soprattutto le lassità cutanee del viso possono essere trattate anche con mesoterapie specifiche con un mix di prodotti come collagene, acido ialuronico e DMAE.
A livello di viso e corpo oltre a questi rimedi bisogna ricordare la mesoterapia enzimatica.
Altra importante tecnologia, oltre alla carbossiterapia, è l’HIFU (Ultrasuoni Focalizzati ad Alta Intensità), tecnica innovativa di alta precisione che migliora il tono
e l’elasticità del tessuto cutaneo (quindi sulle lassità) con grande effetto liftante su viso e corpo.
Ottimo anche l’intervento delle onde elettromagnetiche che lavorano sul muscolo e prima, per risonanza magnetica, passano attraverso gli altri tessuti stimolando proprio la tonicità. Come finissage è importante considerare la cryoliposculpt che lavora congelando ed eliminando gli adipociti, con le millicorrenti incide anche sulle lassità – ad esempio dell’addome - già durante la seduta di trattamento.
Come dicevo in premessa, per ciascun caso clinico, dopo una diagnosi di precisione, valutiamo con il paziente il miglior percorso per risolvere il problema delle lassità: una o più metodiche combinate, iniettive o con strumenti tecnologici.